STORIA | Della Carta da Parati
STORIA | Della Carta da Parati

CARTA DA PARATI | STORIA ED EVOLUZIONE

Dall' arte rupestre fino all'invenzione della carta di riso,  la storia della carta da parati è antichissima e poggia le sue basi sulla necessità umana di  rendere piacevoli i luoghi del vivere.  

 

Dagli affreschi agli arazzi,  la storia del decoro d'interni  racconta di simbolismo ed estetica, evolvendo e attualizzandosi attraverso le nuove tecnologie. Il decoro murale, attraverso la carta da parati,  ha una lunga ed esclusiva storia, molto affascinante, anche nel profilo delle personalità famose, che della carta da parati hanno costruito la loro filosofia arredativa, il cui credo era: 

 
"Qualunque cosa tu abbia nelle stanze, pensa prima ai muri. 
La tua casa è fatta dei tuoi muri e devi fare qualche sacrificio a loro favore".
(Laura Ashley)
 

 
Per qualche secolo  la carta da parati è rimasta confinata in Cina, appannaggio dei pochi che potevano permettersela. In Europa e America si espande tra il 1400 e il 1500.  All'inizio i motivi decorativi venivano incisi su formelle di legno, poi stampati su carta con la tecnica a stencil. Solo successivamente, con l'avvento dell'industria,  nascono le prime fabbriche europee e le formelle di legno diventano rulli,  che stampano su rotoli continui, abbassando i costi del prodotto.  Così la carta da parati si comincia a utilizzare anche nelle case dei nobili meno ricchi, rispetto a imperatori e re. 
 
carta da parati antica cinese parato muro
Carta da parati cinese dipinta su pannelli
 
 
I soggetti più amati durante il Medioevo sono quelli tutt'ora più apprezzati, anche se sostanzialmente sono stati attualizzati, secondo il gusto del momento;  vedute, paesaggi, scene di esterni e motivi floreali, botanici e feuillage, ai cui successivamente si aggiungono damaschi e geometrici. 
 
I primi esemplari ritrovati in Occidente sono dello stampatore inglese Hugo Goes e risalgono al 1509. I suoi fogli di carta stampata con fiori, venivano utilizzati per rivestire scatole, armadi e pareti.  Nel 1600 Inghilterra, Italia e Francia diventano le maggiori nazioni consumatrici di carte da parati, tanto che, attorno al 1700, si comincia a sviluppare una produzione interna e la regina Anna nel 1712  introduce una tassa per beni di lusso sulla carta da parati. I produttori quindi, per eludere le tasse, decidono di realizzare la carta da parati con i disegni in bianco e nero, che vengono colorate solo successivamente, dopo l’applicazione sulla parete.
 
 
 
LA CARTA DA PARATI PER I NOBILI EUROPEICarta da parati antica Albrecht Dürer The Triumphal Arch of Maximilian
La  più grande opera realizzata da Albrecht Dürer è la sua  carta da parati con arco di trionfo,  completata nel 1515. Misura 3.57 metri di altezza per 2,95 metri di larghezza, era composta da 192 fogli.
 
Il suo capolavoro fu stampato in una prima edizione di 700 copie, destinate a essere appese all'interno di palazzi e municipi. 
 
La storia racconta che, nella primavera del 1512, l'imperatore del Sacro Romano Impero Massimiliano I d'Asburgo, aveva conosciuto Dürer.  L'artista volle così celebrare l'imperatore concependo questa opera, dove sono illustrate storie della vita di Massimiliano I e dei suoi antenati oltre a  complesse figurazioni allegoriche.  Oggi alcune copie sono conservate nel Germanisches Nationalmuseum di Norimberga.
 
Da quel primo prototipo,  i soggetti si moltiplicano e la tecnica si affina, cosicché la carta da parati diventa un rivestimento molto di moda  tra i nobili. L'élite non appende più grandi arazzi ai muri, come nel  Medioevo, perché detenuti troppo costosi, e sceglie le carte da parati per abbellire e per isolare le pareti.
 
 
INGHILTERRA - FRANCIA - ITALIA
Inghilterra, Francia e Italia diventano le tre nazioni  più importanti del settore, con il loro indiscusso gusto e amore per l'arte.  Nel 1712 l'Inghilterra diventa tra le maggiori produttrici di carte da parati e la moda della tappezzeria, a Parigi sboccia a causa dell'ambasciatore britannico, che nel 1748 decora il suo salone con carta da parati blu (foto sotto) che diventa velocemente un must per tutti i nobili dell'epoca.
 
Fu  Louis-Nicolas Robert, nel 1799,  a brevettare la macchina per produrre la carta in rotolo. Questa capacità offriva la prospettiva di nuovi progetti e tinte che all'epoca venivano ampiamente esposte nei salotti di tutta Europa.   
 

Agli inizi del 1900 la carta da parati era  il rivestimento che ravvivava le stanze anguste e male illuminate delle case vittoriane. In Francia perversava la carta da parati effetto  trompe l’oeil, assieme a ghirlande, festoni e design opulenti, mentre in Inghilterra impazzivano per i fiori. In Italia si preferiva il romantico. Comunque sia, il vittoriano medio le adorava e ricopriva le pareti  con rose talmente realistiche da sembrare quasi tridimensionali.

I designers  incorporavano elementi cubisti e futuristi, dai quali nasceva poi anche tutta la carta da parati anni '70 prevalentemente geometrica ed estrosa.  Tra i designer e gli artisti che hanno lasciato il segno in questo settore vanno ricordati, per citarne alcuni, Dorothy Draper, Mary Quant, Charles Rennie Mackintosh, Lucienne Day, Peter Hall, Laura Ashley, Sir Terence Conran, Andy Warhol, Celia Birtwell, Vivienne Westwood, e Barbara Hulanicki.

 
carta da parati antica 1748 British Ambassador Paris
Riproduzione della carta da parati blu dell' ambasciatore britannico 1748
 
 
 
CARTA DA PARATI LUSSUOSA ED ELEGANTE
Negli ultimi anni, molti giovani creativi hanno riscoperto la tappezzeria murale come mezzo per ricreare o esplorare aspetti dell'identità degli spazi abitativi. Andando a cercare le poche risorse rimaste, dentro musei e gallerie d'arte, hanno scelto di progettare e realizzare carte da parati anche attingendo all'arte del gobelin. Purtroppo non molto è rimasto, perché la raccolta e la conservazione di documenti storici, è iniziata da poco. Inevitabilmente, le collezioni museali e le carte conservate nei grandi palazzi sono quelle che sono sopravvissute.
 
Uno dei musei  italiani  più rappresentativi è il  Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi"  Via di Casaglia, 3  Bologna.   Unico nel suo genere è anche il Musée du Papier Peint  sito in 28 rue Zuber - Rixheim (Alsazia) dove, oltre le collezioni di carte da parati, si possono ammirare anche  le tecnologie di produzione, fra cui due sorprendenti macchine risalenti al 1877 e al 1881 e rimanere  affascinati dalla bellezza dei risultati, ma soprattutto dalle tecniche manuali che si utilizzavano a fine ottocento per creare e stampare la carta da parati a 16 colori con una serie di passaggi.

 
musero Tappezzeria bologna
Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi"  Via di Casaglia, 3  Bologna
 
musero carta da parati alsazia
Musée du Papier Peint - Rixheim (Alsazia)
 
 
LA CARTA DA PARATI OGGI
Oggi la produzione di macchinari industriali velocizza e ottimizza i processi di produzione, ma il fascino e l’allure che regala è rimasto come allora. Anzi, con la stampa digitale, la carta da parati è tornata a esprimersi con grandi disegni, riappropriandosi dello spazio come elemento aperto, che lascia libertà a ogni fantasia. La stampa digitale cancella il limite tecnico della larghezza, dovuto alla stampa meccanica e permette di poter sviluppare grandi disegni su grandi formati, anche  in un solo unico pezzo,  aprendo di nuovo le  porte alla carta da parati personalizzata, esclusiva e unicaOggi la tappezzeria murale, diventa più che mai un rivestimento che offre scelta illimitata.
 
Le tecnologie hanno fatto un notevole balzo in avanti. Si sono sviluppate una varietà immensa di tipologie: vinilica, tnt, fibra di vetro, espansa,  con lavorazioni particolari e strutture in rilievo, decori a registro, glitter,  trattamenti artigianali  come  il tipping, wash-coating,  raclature,  e caratteristiche tecniche tipo tappezzerie con potere coibentante, fonoassorbente, che si smacchia ad alcool, ma anche  carte da parati materiche in paglia, cotone, seta, viscosa oppure molto tecnologiche e resistenti, per ambienti dove le sollecitazioni sono intense.
 
 
 
 
CARTA DA PARATI ANTIFIAMMA
I prodotti per rivestire pareti e pavimenti di  ambienti professionali (hotel, negozio, uffici... ), devono avere qualità tecniche elevate.  Anche la carta da parati deve rispettare le leggi sulla prevenzione degli incendi e quindi essere ignifuga. Superfici verticali e orizzontali di strutture aperte al pubblico, devono essere conformi alle normative e  regolamenti, così da garantire la sicurezza. Per poter assicurare d'essere conformi, sono sottoposte a test e relative certificazione, tra cui anche la certificazione di reazione al fuoco.
 

 
TECNICHE DI STAMPA
Le tecniche di stampa della carta da parati comprendono la stampa rotocalco, la serigrafia, la stampa rotativa che rientrano all'interno della stampa meccanica e la stampa digitale, che è l'ultima tecnologia adottata nel settore, per poter sviluppare grandi disegni su grandi formati.  Questi metodi danno vita a una infinità di design e tipologie di carte da parati, in grado di soddisfare ogni necessità d'arredo parete, in ogni stile, dal classico al moderno. Qui di seguito alcuni esempi:
 
 
carta da parati stile antico attualizzata design damasco - Nanni Giancarlo
STAMPA TRADIZIONALE | Carta da parati vinilica con disegno damascato
 
 
carta da parati digitale con dimensioni personalizzate - Nanni Giancarlo
STAMPA DIGITALE | Carta da parati raffigurante Roma
 
 
carta da parati tinta unita verde
STAMPA TRADIZIONALE | Carta da parati vinilica effetto tessuto
 
 
carta da parati stile botanico con felci
STAMPA TRADIZIONALE |  Felci
 
 
carta da parati foglie in colore blu - Nanni Giancarlo
STAMPA DIGITALE |  Esotica a fondo blu e decorativo con effetto argento
 
 
carta da parati stile esotico tropicale - Nanni Giancarlo
STAMPA DIGITALE | Esotica stile  tropicale a decoro continuo
 
 
carta da parati a fiori - Nanni Giancarlo
STAMPA DIGITALE |  Grandi fiori a decoro centrale
 
 
carta da parati minimal - Nanni Giancarlo
STAMPA TRADIZIONALE | Decoro minimal chevron
 
 
Sbizzarrirsi con le proposte attuali significa orientarsi verso il movimento, che caratterizza tutto il nostro vivere odierno. Non più pareti statiche e monotone, ma libera interpretazione del gusto. Bordi alti, bassi, sempre coordinabili. Tinte unite coordinate a disegni di formato grande e molto scenografiche. Strutture goffrate, spatolate, stropicciate... Abbassamenti in stile inglese, giochi di colore e di luce. Effetti materici, naturali o enfatizzati dalle strutture goffrate.
 
Si può spaziare moltissimo anche nello stile, dal classico al vintage. Tra il classico trova spazio anche lo stile inglese o provenzale a piccoli fiorellini, lo shabby da abbinare a righe neutre o a contrasto. Oppure le nuove interpretazioni di temi come la carta da parati damascata, a grandi o piccoli disegni anche in bianco e nero. Via libera quindi alla fantasia, anche la più romantica, con farfalle, conchiglie, righe, cerchi, in un arcobaleno di colori e disegni... Volete sapere le ultime tendenze? Sono i mix, le contaminazioni, tra nuovo e antico, etnico e classico, natural style e metallo…  con le attuali carte da parati non c’è limite.  Anche nelle soluzioni intermedie dei  fotomurale.
 
 
RINNOVARE GLI ARREDI CON LA CARTA DA PARATI
 
È una lunga tradizione anche quella di rinnovare gli arredi utilizzando la carta da parati. Una soluzione decorativa che permette di reinventare vecchi mobili e dargli un tocco personale, vivace e creativo. Optare per un restyling degli arredi, anche facendo in modo di abbinarli alle pareti, è una scelta che permette di avere un arredamento decisamente inusuale.
 
Per rinnovare un vecchio armadio, si deve procedere prima con la pulizia e con la carteggiatura, in modo da creare una superficie aggrappante. Per il resto il procedimento è il medesimo che si utilizza sulle pareti.  Per refilare il materiale in eccesso è sempre meglio attendere che la colla sia abbastanza asciutta, per evitare di strappare la carta da parati ancora bagnata di colla.
 
arredi rinnovati carta da parati
 
arredi rinnovati carta da parati2
 
arredi rinnovati carta da parati3
 
 
 
 
 
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