I pavimenti in pvc sono tossici per la salute?
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I pavimenti in pvc sono tossici per la salute?

Ftalati: I pavimenti in pvc sono pericolosi per la salute? Facciamo chiarezza sulla sicurezza e la normativa REACH

Non tutto il PVC contiene ftalati, non tutti gli ftalati sono uguali, non tutti i PVC sono nocivi. Nel dedalo di domande sui pavimenti in p v c opinioni, critiche, svantaggi, info, questo è l'articolo per approfondire meglio. Pavimento vinilico opinioni e info...

 

FAQ  PAVIMENTI IN P V C 

  1. Cosa sono gli ftalati?
    Gli ftalati sono composti chimici utilizzati come plastificanti per rendere il PVC più flessibile.

  2. Gli ftalati sono pericolosi per la salute?
    Alcuni ftalati sono stati associati a rischi per la salute, ma la normativa europea REACH ne limita l’uso nei pavimenti.

  3. I pavimenti in PVC contengono ftalati?
    Dipende dal tipo: I prodotti europei certificati e conformi alla normativa REACH sono privi di composti pericolosi.

  4. Qual è la differenza tra PVC certificato CE e non certificato?
    Il PVC non certificato può contenere materiali dannosi, mentre non li contiene se è certificato, perchè è stato controllato.  

  5. Come posso sapere se un pavimento in PVC è sicuro?
    Verifica la presenza di certificazioni come CE, REACH, VOC A+ e chiedi informazioni al produttore.

  6. La normativa REACH protegge i consumatori?
    Sì, REACH è una normativa europea che regola l’uso delle sostanze chimiche e tutela la salute e l’ambiente.

  7. I pavimenti vinilici rilasciano sostanze nocive nell'aria?
    I prodotti di qualità e certificati  A+ come Stile e Pavinil non rilasciano sostanze nocive nell'aria in quantità pericolose.

  8. I pavimenti in PVC sono adatti per ambienti con bambini?
    Sì, se privi di ftalati e certificati per basse emissioni VOC, sono sicuri anche per ambienti sensibili come asili, ospedali, ambualtori, camerette.

 

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# I pavimenti in p v c sono sicuri?

La risposta dipende dalla composizione chimica e dalla conformità alle normative europee. Il PVC rigido (PVC-U) non contiene ftalati ed è considerato sicuro. Il PVC flessibile (PVC-P), invece, può contenere ftalati, ma solo quelli ad alto peso molecolare (HMW) sono ammessi e ritenuti non pericolosi. Questo articolo chiarisce le differenze tra i tipi di PVC, spiega cosa sono i ftalati e analizza le normative REACH che regolano la sicurezza dei materiali.

Sappiamo che su internet si trova di tutto; informazioni, controinformazioni, news approfondite e competenti e articoli approssimativi e superficiali. Essendo il web un contenitore aperto a tutti, non si può mai avere la certezza che le notizie e le informazioni siano sempre competenti, a meno che non si approfondisca l'argomento in modo approfondito. E' certamente giusto porre l'attenzione sul fatto che il PVC può contenere prodotti nocivi, com'è altrettanto giusto tentare di far comprendere quando è vero e quando non è vero.

Per cui, il pvc è sicuro, è ecologico? Mettere un pavimento in p v c o un lvt - spc può essere pericoloso oppure no?  Dipende dal tipo di pavimento! E ora vediamo perchè e per farlo dobbiamo inziare dalla domanda più basilare  "Che cosa è il PVC?"...

Sui pavimenti in pvc si dice molto, ma vediamo di rispondere ad alcune delle domande più difficili:

  • I pavimenti in PVC sono pericolosi per la salute?
  • Quali ftalati sono presenti nei pavimenti vinilici?,
  • Come scegliere pavimenti in PVC sicuri?,
  • Normativa REACH e sicurezza dei pavimenti in PVC,
  • Differenza tra PVC flessibile e rigido nei rivestimenti
  •  

# I pavimenti in p v c sono pericolosi?

Nel campo della sanità il PVC è largamente utilizzato, non soltanto come pavimentazione, soprattutto per gli attrezzi e gli accessori. Per cui, se tutto il PVC fosse realmente dannoso per la salute umana, saremmo tutti in serio pericolo.  È più che mai importante non fare "di tutta l'erba un fascio". È fondamentale capire le differenze e comprendere che l'acronimo P.V.C. è un insieme molto generico.

 

🧪 - PVC e ftalati osa sono: Verità e fraintendimenti

Negli ultimi anni si è parlato molto della presunta pericolosità del PVC (polivinilcloruro) in relazione alla presenza di ftalati, sostanze utilizzate come plastificanti per rendere il materiale più flessibile. Tuttavia, questa discussione ha spesso generato confusione a causa della mancanza di distinzione tra:

- Tipologie di ftalati: esistono ftalati a basso peso molecolare (più critici per la salute) e ftalati ad alto peso molecolare (considerati più sicuri).
- Tipi di PVC: il PVC rigido non contiene plastificanti, quindi non comporta i rischi associati agli ftalati. Diversamente, il PVC flessibile può contenere plastificanti, tra cui ftalati, ma non necessariamente quelli più problematici.

🔍 Risultato: Non è corretto affermare che tutti i pavimenti in PVC flessibile siano dannosi per la salute. Occorre distinguere caso per caso.  Per capire se i pavimenti in PVC sono o non sono pericolosi per la salute, prima di tutto occorre capire che PVC, plastificanti e ftalati, non sono la medesima cosa e che in Europa esistono organi che vigilano sulla qualità.

🏠 - Le tipologie di pavimenti in PVC

La categoria pavimenti in PVC è ampia e include soluzioni molto diverse per composizione, struttura e destinazione d’uso.

Esistono due macro-categorie di pavimenti PVC:

  • I pavimenti vinilici ad utilizzo tecnico
  • I pavimenti in PVC d'arredo, questi ultimi denominati LVT e SPC e impropriamente anche parquet in pvc. 

che a loro volta si differenziano in:

| PVC rigido | Nessuna flessibilità, spesso in forma di mattonelle dotate di incastro come ad esempio Tile HD 
| SPC - ESPC rigido | Struttura multistrato, effetto legno/pietra, installazione click come Stile DM
| LVT flessibile (luxury vinyl tile) | Flessibile, spesso in forma adesiva come Stile IDM
| PVC tecnico in rotolo | Usato in contesti industriali e sanitari come Pavinil

🌍 - Cosa dicono gli studi e le normative sui pavimenti vinilici in pvc?

Numerosi enti indipendentiorganizzazioni industriali e istituti di ricerca hanno analizzato il PVC e i plastificanti. I principali risultati:

- I materiali destinati all’edilizia e all’interior design sono soggetti a **normative europee severe (REACH)**, che limitano o vietano l’uso di ftalati dannosi.
- Molti produttori utilizzano **plasticizzanti alternativi**, più sicuri e privi di effetti sulla salute.
- Il PVC rigido e alcuni tipi di LVT rigidi sono **completamente privi di ftalati**.

💡 - Perché la confusione persiste?

- I media generalisti e alcune fonti online trattano il PVC e gli ftalati in modo approssimativo, senza distinzione tra le diverse tipologie.
- L’opinione pubblica spesso non ha gli strumenti per interpretare correttamente sigle, composizioni e normative.
- Le informazioni disponibili in rete sono frammentarie e talvolta imprecise.


✅ Conclusioni

Il PVC non è per definizione un materiale nocivo. La sua sicurezza dipende dalla formulazione chimica, dal tipo di plastificanti utilizzati e dalla sua destinazione d’uso. Per questo motivo è fondamentale:

- Analizzare attentamente le schede tecniche dei prodott*
- Verificare la presenza o meno di ftalati soggetti a restrizioni
- Informarsi tramite fonti autorevoli, come siti istituzionali, enti certificatori e documentazione ufficiale dei produttori. 

 

 

Rivestimento pavimenti pvc pavimento vendita pavimenti pvcPVC, plastificanti, ftalati, non sono la medesima cosa e confonderli è forviante

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# Ecco tre punti importanti

  1.  Non bisogna confondere il P V C polimero con la miscela di PVC polimero;
  2.  Non bisogna parlare genericamente di ftalati, perchè esistono almeno due distinte classi: quelli a basso peso molecolare e quelli ad alto peso molecolare, che hanno un diverso impatto sulla salute e sull’ambiente;
  3. Non tutti i pavimenti in PVC sono uguali: Solo il cosiddetto PVC flessibile (indicato con la sigla PVC-P) contiene plastificanti; il PVC rigido  indicato con la sigla PVC-U, non contiene alcun tipo di plastificanti e tantomeno ftalati a basso peso molecolare.

 

1.  Di cosa è fatto il pavimento in PVC? Differenza tra polimero e miscela

- Il PoliVinilCloruro (PVC) è un polimero

Il PVC polimero è classificato, dalle normative in essere, come un materiale non pericoloso e quindi, non è sottoposto ad alcuna etichetta di “pericolosità” sia per l’ambiente che per la salute dei lavoratori e dei consumatori. Tant'è che il PVC viene utilizzato in ambito sanitario.  Tutt'altra cosa invece è la denominazione generica di PVC che viene data a tutti i prodotti che utilizzano il PVC polimero come base per la produzione. In questo ultimo caso, con il termine PVC, si intende una miscela,  formata anche dal polimero, a cui però sono aggiunte altre sostanze.  Quindi,  il primo punto è che "PVC polimero" e "miscela di PVC" non sono la medesima cosa.

- Il PVC per pavimenti è una miscela di PVC

Per cui, diventano di primaria importanza, sotto il profilo della salute, le altre sostanze che vengono aggiunte, per formare questa miscela. Le miscele non sono tutte uguali, le aziende produttive dei pavimenti in PVC non utilizzano le medesime miscele.

Il PVC-miscela prodotto in Europa deve rispettare le regole definite dal Regolamento REACH che impone di essere sottoposte a controllo e  registrazione. Ogni miscela prodotta ed utilizzata in Europa deve (per legge) essere valutata nella sicurezza e infin, autorizzata per l’uso previsto. È chiaro quindi che tutti i materiali sottoposti a Reach garantiscono il consumatore sulla propria sicurezza, essendo il Regolamento Reach il più intransigente al mondo.

Le diverse tipologie di additivi maggiormente utilizzati per la produzione dei manufatti in PVC sono:

  •     Stabilizzanti - che impediscono l’invecchiamento e la degradazione termica del prodotto.
  •     Plastificanti -  per conferire al prodotto flessibilità ed elasticità.
  •     Lubrificanti - per facilitare la lavorazione  nelle macchine trasformatrici o per conferire resistenza alla luce e all’atmosfera.
  •     Pigmenti - per colorare.

 

2. Plastificanti

I plastificanti sono  sostanze che vengono aggiunte alla plastica per renderla flessibile, resiliente e più facile da maneggiare.   Molti articoli, tra cui presidi chirurgici salvavita, cavi elettrici, film, tessuti sintetici per abbigliamento e calzature, componenti per l’industria dell’auto e lepavimentazioni in pvc devono le loro caratteristiche di flessibilità e morbidezza proprio ai plastificanti utilizzati nella loro produzione. Però, esistono oltre 300 differenti tipologie di plastificanti, di cui circa 50 -100 utilizzati a livello commerciale.

I plastificanti, come molte altre sostanze, sono soggetti ad una strettissima regolamentazione che ne assicura l’utilizzo in tutta sicurezza. A livello Europeo è di particolare importanza il “regolamento 793/93/CE: valutazione e controllo del rischio delle sostanze esistenti”.

I plastificanti, ed in particolare gli ftalati, sono tra le sostanze chimiche più studiate da un punto di vista ambientale e tossicologico; negli anni scorsi anche attraverso un processo di ‘Risk Assessment’ condotto dalla Comunità Europea e, successivamente tramite regolamentazione REACH. A seguito di questi studi, i plastificanti, sono soggetti ad una strettissima regolamentazione che ne assicura l’utilizzo in tutta sicurezza.

Gli ftalati si dividono in due famiglie:

  •     Ftalati a basso peso molecolare (< C8) definiti anche come LMW (Low Molecular Weight) : DEHP, BBP, DBP, DIBP.
  •     Ftalati a alto peso molecolare (> C8) definiti anche HMW (High Molecular Weight): DINP, DIDP, DUP, DIUP, DTDP, FTALATI LINEARI (C7-C9, C7-C11, C9-C11). 

 

3. La verita' sugli ftalati

Il termine “ftalati” è stato utilizzato e associato ripetutamente agli effetti negativi sulla salute e sull’ambiente. Ma questo termine è omnicomprensivo e  non riflette la netta distinzione tra i due gruppi, LMW e HMW.  Esistono ftalati a basso o alto peso molecolare e la differenza tra i due è sostanziale.  

Le autorità europee considerano sicuro l’uso degli ftalati ad alto peso molecolare. Invece quelli a basso peso molecolare sono pericolosi. 

Quindi i due tipi hanno impatto diveso per quanto riguarda i loro effetti sulla salute, sulla sicurezza e sull’ambiente.  E' importante  che gli utilizzatori comprendano queste differenze e richiedano espressamente un PVC contenente ftalati ad alto peso molecolare. L’utilizzo degli HMV ftalati ad alto peso molecolare, non presenta alcun rischio. Non necessitano infatti di alcuna classificazione per gli effetti sulla salute o sull’ambiente e non sono inclusi nell’elenco delle sostanze candidate o soggette ad autorizzazione del Regolamento REACH. Per loro è prevista la sola restrizione d’uso nei prodotti per l’infanzia che possono essere messi in bocca. 

Al contrario, gli LMW ftalati a basso peso molecolare (conosciuti come DEHP, DBP, DIBP e BBP) sono classificati come agenti tossici. Gli ftalati a basso peso molecolare, come DBP, BBP, DIBP e DEHP, sono classificati come sostanze estremamente preoccupanti (SVHC), classificati in categoria 1B come sostanze tossiche.  Il loro utilizzo è regolato  anche per gli imballaggi e la lavorazione dei prodotti alimentari sulla base della normativa REACH, gli ftalati a basso peso molecolare sono soggetti ad autorizzazione, il che significa che dopo l’agosto 2015, potranno essere prodotti e commercializzati solo dopo un’autorizzazione specifica.

 

4.  Pavimenti in pvc sicuri vs non sicuri

Per cui è chiaro che non tutti i pavimenti in PVC sono uguali, dipende dalle sostanze che vengono ultizzate nella miscela. Chi utilizza plastificanti DINP è esente da controlli, perchè utilizza plastificanti non nocivi.   

E' quindi errato e  molto superficiale dire che: "Siccome alcuni manufatti in PVC potrebbero contenere DEHP (plastificanti a basso peso molecolare), anche  tutti gli altri prodotti in PVC sono “pericolosi”.   E' molto più corretto dire che il PVC a basso peso molecolare è pericoloso, indicando  la sostanza specifica e ponendo attenzione ai singoli prodotti che lo contengono ed evitarne quindi l'utilizzo. Per quanto riguarda le pavimentazioni, l'attenzione maggiore è da porre verso i pavimenti cosiddetti: parquet in pvc,  in quanto la maggioranza sono flessibili e d'importazione extra Europa.  

Siccome il Regolamento Reach è valido solo per le aziende che producono sul territorio europeo, quindi anche in Italia, è chiaro che prodotti importati da altre aree del mondo,  potrebbero non essere idonei, essendo potenzialmente provenienti da paesi in cui tali sostanze sono permesse. A questo proposito, soprattutto i prodotti privi di marchio CE che  non sono conformi ai requisiti di sicurezza della legge europea, sono anche illegali.

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PAVIMENTO IN PVC OPINIONI:

LA VERITA' SUI PAVIMENTI IN PVC PER INTERNI

Pavimenti in P V C sicuri per la salute e l'ambiente

Sulla sicurezza, relativamente al rilascio di sostanze nell’ambiente, è quindi chiaro che la differenza è tutta nella materie prime utilizzate, nella composizione della miscela e nei controlli eseguiti.

Ovviamente se il pavimento è controllato in Europa e certificato Health Safety, la sicurezza e massima.

Dato che i pavimenti in PVC utilizzati soprattutto negli edifici pubblici ricoprono circa il 60% della produzione (scuole, industrie farmaceutiche, ospedali, ecc..) e di estrema importanza conoscere queste distinzioni. Accertarsi i che il pavimento o il rivestimento in PVC sia in regola con le normative Europee è di primaria importanza. Come lo è anche per i nuovi pavimenti vinilici LVT, molto più a rischio in quanto per la maggior parte prodotti in Cina.  Mentre i pavimenti in PVC rigido, cioè gli SPC hanno molti meno problemi.

 

Di per sè il rivestimento in PVC è particolarmente adatto in ambienti con specifiche esigenze di pulizia, antistaticità, resistenza all’usura e ai carichi concentrati, facilità di manutenzione e sicurezza in relazione alla reazione al fuoco.  

 

Le qualità di un buon pavimento in PVC sono tante:  è resistente ai graffi, è antisdrucciolo, fonoassorbente e termoisolante. Le stesse proprietà si riscontrano anche nei rivestimenti murali, un settore in notevole sviluppo. 

 

 

IL PVC NEGLI OSPEDALI E NEL SETTORE DELLA SANITA'

Nel settore della sanità i prodotti in PVC sono largamente utilizzati. Ovviamente per la pavimentazione degli ospedali e delle case di cura,  i controlli devono essere accurati ed è necessario affidarsi a marchi e aziende che siano in grado di offrire la migliore combinazione di qualità e sicurezza per la salute. Ma dato per assoluto questo punto, la pavimentazione in PVC certificata permette  di soddisfare gli standard ecologici e sanitari più elevati. Offre ampie garanzie sia per i pazienti che per il personale che negli ospedali svolge il proprio lavoro. I pavimenti in PVC mantengono inoltre inalterata la loro impermeabilità senza bisogno di essere lucidati.

Quindi:

  1.  in Italia i pavimenti in PVC devono essere marcati CE
  2.  un pavimento in PVC costituito da DINP non è rischioso per la salute;
  3.  se il pavimento ha la certificazione Heath Safety è privo di rilascio di sostanze in concentrazioni dannose per la salute;

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# PROGRAMMA VINYL

L’industria europea, a seguito anche delle richieste del mercato, con il programma Vinyl 2010 ha valutato a fondo il potenziale rischio per la salute e per l’ambiente degli ftalati. Di conseguenza ha incrementato l’utilizzo di ftalati ad alto peso molecolare. Gli ftalati ad alto peso molecolare, come il  DINP,  costituiscono oggi più dell’80% degli ftalati usati in Europa. Queste sostanze sono incluse nella normativa europea sulle sostanze chimiche (REACH) e non compaiono tra le sostanze che possano causare problemi alla salute o all’ambiente. Le autorità europee,  hanno concluso che non è necessario classificarli come nocivi  e che non sono necessari ulteriori controlli sulla loro sicurezza. La sola restrizione di non utilizzo, sulla base del principio di precauzione, è per i giocattoli dell'infanzia che potrebbero essere messi in bocca.

# CLORURO DI POLIVINILE

La Ecvm (European council of vinyl manufacturers), una divisione di Plastics Europe, l’associazione europea dei produttori di materie plastiche, che rappresenta il 100% dei produttori di plastica in Europa, ha commissionato una ricerca indipendente, dalla quale emerge che il PVC, nei confronti di altri materiali naturali come il legno e il metallo, risulterebbe ancora come il miglior prodotto in termini di costi–benefici. Lo studio mostra tre settori importanti delle costruzioni:  serramenti, pavimentazioni e tubazioni, ed il pvc non è solo la soluzione più “efficace” per quanto riguarda i costi d’installazione, ma è anche la migliore scelta per ciclo di vita rispetto agli altri materiali.

Da questo studio emerge  che il PVC sarebbe un materiale molto ecologico in termini d’impatto ambientale su tutto il suo ciclo di vita, dimostrato in termini di Ger (richiesta di energia) e di Gwp (Global warming potential – emissioni di gas serra). In sintesi, il PVC porta vantaggi in termini di minore consumo di energia e di emissioni di CO2.  Certamente si può controbattere che lo studio è stato commissionato dagli stessi produttori, con finalità facilmente comprensibili, ma lo studio è stato comunque fatto da laboratori indipendenti.  

 

# PARQUET IN PVC OPINIONI:

I PAVIMENTI IN PVC RIGIDO NON SONO PERICOLOSI

Certamente pro e contro PVC  è un dibattito aperto ma, come abbiamo detto precedentemente,  parlare di PVC in generale non è corretto. La discussione e le opinioni di chi è favorevole o sfavorevole non tocca in alcun modo il DINP che è già stato largamente incluso tra i materiali non dannosi. 

 

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POSIZIONI CONTRO IL PVC FLESSIBILE (A BASSO PESO MOLECOLARE)

Secondo il CHEJ “ Il PVC flessibile a basso peso molecolare è nocivo durante tutto il suo ciclo vitale, sino allo smaltimento. Inoltre, se bruciato, sviluppa diossine e contamina attraverso mercurio e ftalati. A riprova di questo, la Comunità Europea nel 2005 ne ha vietato l'utilizzo nei giochi dei bambini  (negli USA viene ancora utilizzato). E ancora, a proposito del suo riciclaggio, il CHEJ sostiene: ’Il PVC  flessibile (a basso peso molecolare) non può essere effettivamente riciclato a causa degli additivi usati nel processo di lavorazione per renderlo resistente e flessibile."  

Pertanto ciò che emerge con chiarezza è che il PVC polimero in sé sarebbe tecnicamente semplice da riciclare, ciò che produce problemi sono alcuni degli additivi utilizzati  da alcune produzioni, (in testa quelle cinesi) durante la lavorazione e la trasformazione in prodotto finito. 

Un altro elemento di riflessione è rappresentato dal luogo di produzione del prodotto in PVC, dai controlli delle materie prime e dagli stabilimenti di riciclaggio. Infatti, molti stabilimenti per il riciclaggio e di produzione sono situati nei Paesi a basso reddito, che spesso mancano di controlli adeguati. In effetti, per questa ragione, sarebbe consigliabileapprofondire la composizionedei PVC flessibili.

Questo comunque non riguarda il DINP perché, come abbiamo detto, il PVC rigido contiene plastificanti ad alto peso molecolare e non rientra tra i prodotti nocivi.  Le nuove tecnologie hanno dato vita ai pavimenti SPC chiamati anche pavimenti laminati in PVC, in realtà sono pavimenti compositi di polimero e pietra calcarea. Per sapere ne più: 

SPC | Pavimento SPC: Cos'è - Caratteristiche

 

A FAVORE DEL PVC

Il Dott. Patrick Moore, uno dei fondatori di Greenpeace sottolinea che:  ‘’le prove di pericolosità del PVC sono state respinte dalla Commissione Europea e dal Green Building Council, basandosi su studi approfonditi".  Inoltre il Dott. Moore sostiene che il PVC ha un ciclo di vita tendenzialmente infinito, quindi è tra i materiali più duraturi e ha meno necessità di essere sostituito nel breve periodo.

In effetti il Dott. Moore ha ragione, il PVC ha una durata molto elevata.Per cui ha poco senso muovere accuse  generiche sul PVC.

 

RICICLAGGIO DEL PVC

Sul mercato esistono prodotti, anche nelle pavimentazioni in PVC, che utilizzano  esclusivamente miscele vergini al 100%  e  produzioni che utilizzano materie prime riciclate. Il PVC  è un prodotto che può essere facilmente riciclato, ma è anche vero che il processo di riciclo dovrebbe  sempre essere controllato e in effetti è ciò che avviene in Europa, ma non è altrettanto nei  Paesi a basso reddito, dove spesso i controlli non avvengono. Il problema maggiore è nel riciclo selvaggio e fraudolento, fatto in alcuni Paesi senza regolamentazioni adeguate, dove finisce per essere riciclato anche il PVC contaminato. Per questa ragione, per la scelta dei pavimenti in PVC,  consigliamo sempre di richiedere PVC vergine, quindi senza la possibilità di essere contaminato.

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QUANTO DURA UN PAVIMENTO IN PVC?

Una delle domande più frequenti è:  “Quanto dura un pavimento in PVC?”  Ma la verità è che non esiste una risposta univoca e affidabile, perché la durata dipende da diversi fattori:

 📌 Fattori chiave che influenzano la durata:
- Tipo di pavimento in PVC: i prodotti d’arredo hanno cicli di vita diversi rispetto a quelli tecnici.
- Qualità dei materiali: spessori, trattamenti superficiali, protezioni, materie prime e tipo di produzione influisconosulla durata
- Contesto d'uso: ambienti residenziali, commerciali o industriali hanno diversi livelli di sollecitazioni e di usura
- Manutenzione: una pulizia adeguata è fondamentale, come la protezione contro eventuale umidità di risalita.
- Installazione: una posa professionale è fondamentale per la resa nel tempo.

| Pavimenti d’arredo | 10 - 15 anni | 10 - 25 anni e oltre |
| Pavimenti tecnici    | 15 - 20+ anni | Fino a 30 anni |
| Prodotti economici | 5 - 10 anni | Anche meno di 2 anni |

🔍 **Nota importante**: la durata garantita è legata alla garanzia commerciale, mentre la durata effettiva dipende da come viene curato il pavimento.

Le schede tecniche: la vera guida

- Per scegliere correttamente è sempre meglio consultare le schede tecniche del prodotto, che riportano test certificati (resistenza all’usura, alla luce, agli agenti chimici).
- Affidarsi a normative europee e classificazioni EN, che garantiscono prestazioni minime.
- Verificare caratteristiche come: classe di abrasione, strato di usura, trattamenti superficiali, classi di resistenza al fuoco.

La durata del PVC si costruisce con:
- Una scelta consapevole del prodotto.
- Una posa corretta.
- Una manutenzione regolare.

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Ricordiamo alcuni punti importanti:

  1. - Non bisogna confondere il PVC polimero con la miscela di PVC polimero
  2. - È sbagliato parlare genericamente di ftalati
  3. - Esistono gli ftalati a basso peso molecolare e ad alto peso molecolare
  4. - Questi due tipi di ftalati hanno un diverso impatto sulla salute e sull’ambiente
  5. -) Solo il cosiddetto PVC flessibile (indicato con la sigla PVC-P) potrebbe contenere plastificanti  potenzialmente dannosi
  6. - Solo il PVC flessibile con ftalati a basso peso molecolare (LMW) sono potenzialmente pericolosi per la salute
  7. - Il PVC rigido  indicato con la sigla PVC-U, non contiene alcun tipo di ftalati a basso peso molecolare
  8. - Il PVC ad alto peso molecolare, il DINP non contiene plastificanti dannosi per la salute

 

PAVIMENTI PVC SICURI E CERTIFICATI 

 

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